Per oltre un secolo, dai primi del Quattrocento fino alla seconda metà del Cinquecento la famiglia Della Robbia ha segnato in maniera unica e indelebile la moderna cultura occidentale.
Luca della Robbia è stato il primo e l’unico artista a trasformare l’arte della ceramica da arte minore a forma artistica pari alla scultura e pittura. Le sue “terracotte invetriate” sono l’abile ricercatezza di una tecnica sopraffina ed originale che negli anni successivi troverà il suo culmine nei discendenti di Luca stesso.
Grazie all’abilità nel commercio del nipote Andrea le opere robbiane avranno sempre più estimatori ed acquirenti i quali troveranno in Firenze in via Guelfa una bottega specializzata e nell’arte dell’invetriatura. Nella bottega negli anni lavoreranno anche Giovanni, figlio di Andrea ed ancora Francesco, Marco, Girolamo e Luca il Giovane i quali segneranno in modo indelebile l’arte Toscana ed italiana.
Valtiberina Terra Robbiana
La Valtiberina offre un percorso interessante e ricco di opere dei Della Robbia e della bottega dei Buglioni.
Nel borgo medievale di Anghiari, la pala della Madonna della Misericordia, situata nella chiesa di Santa Maria delle Grazie e la lunetta con Gesù e la Samaritana al pozzo di Benedetto Buglioni nel Museo di Palazzo Taglieschi, sono le prime tappe del percorso robbiano nella valle.
A Sansepolcro l’arte robbiana si svela nel Museo Civico: di grande suggestione è la Natività, opera della bottega di Andrea, caratterizzata dall’ambientazione naturalistica della scena. Non solo l’arte dei Della Robbia ma anche quella di Piero della Francesca suggestiona il visitatore accompagnandolo in un percorso ancora oggi rileggibile nei paesaggi dipinti dall’artista biturgense, che culmina a Monterchi nello straordinario affresco della Madonna del Parto.
Opere della bottega robbiana e della famiglia dei Buglioni sono presenti anche nei territori un tempo aventi un ruolo di crocevia e passaggio obbligato verso altre regioni, come quello a prevalente carattere montuoso di Badia Tedalda.
Qui si incontrano luoghi capaci di evocare il passato grazie alle testimonianze raccolte nella Fondazione Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano o alle emozioni suscitate dalla vista della sagoma del Sasso di Simone nel territorio di Sestino, sognato da Cosimo de’ Medici come luogo ideale di una città-fortezza.
Pieve Santo Stefano Città robbiana
E’ questo lo stendardo che accoglierà i visitatori di Pieve dal 21 febbraio al 7 giugno, nel periodo di svolgimento della mostra itinerante dedicata dalla Provincia di Arezzo agli artigiani-artisti Della Robbia.
Il Comune, dopo aver inaugurato ad ottobre il restauro della pala in terracotta invetriata “Gesù e la Samaritana al pozzo”, capolavoro diGirolamo della Robbia, sta promuovendo gli altri suoi gioielli robbiani: nella Chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Valsavignone, la “Madonna con Bambino tra i Santi Pietro e Clemente Papa” (Post 1523); nella Collegiata di Santo Stefano, l’ “Assunzione di Maria tra San Francesco, Sant’Antonio da Padova, San Girolamo e Sant’Antonio Abate” (1514) e il “San Sebastiano alla colonna” (1510 – 1520); presso il Palazzo Pretorio, ci sono gli stemmi, in facciata, di Tommaso di Puccio Pucci, di Giovenco di Giuliano de Medici, di Lione di Castellani, di Lionardo di Ghirigoro Antinori, di Andrea di Particino Particini, di Andrea di Bono Boni e di Lorenzo Gualterotti.
Questo il dettaglio analitico delle opere, controllato dai curatori scientifici della mostra:
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Località Valsavignone)
Bottega di Andrea Della Robbia
- Madonna con Bambino tra i Santi Pietro e Clemente Papa Post 1523
Collegiata di Santo Stefano
Bottega di Andrea della Robbia
- Assunzione di Maria tra San Francesco, Sant’Antonio da Padova, San Girolamo e Sant’Antonio Abate 1514 Giovanni della Robbia
- San Sebastiano alla colonna 1510 – 1520
Palazzo Pretorio
Girolamo della Robbia
- Gesù e la samaritana al pozzo 1510
- Stemma del comune e di Giuliano di Guidetto Guidetti. 1511
Bottega di Andrea della Robbia
- Stemma di Tommaso di Puccio Pucci. 1495
- Stemma di Giovenco di Giuliano de Medici. 1505 – 1506
- Stemma di Lione di Castellani. 1507
Giovanni della Robbia (attr.)
- Stemma di Lionardo di Ghirigoro Antinori. 1509
- Stemma di Andrea di Particino Particini. 1516
Bottega di Benedetto Buglioli
-Stemma d’Andrea di Bono Boni. 1516 – 1517
Bottega di Andrea della Robbia
- Stemma di Lorenzo Gualterotti. 1517 – 1518
[fonte: www.mostradellarobbia.it]